11 aprile 2007

ti mando una foto

le sue mani ieri con perizia e sapienza mi mostravano la meccanica.
sono mani che sanno, che si sono tagliate, che hanno toccato, che hanno vissuto.
sono mani che sempre saranno nei miei occhi.
spostavano levette e giravano meccanismi antichi.
sono mani che hanno passato a me un oggetto un tempo loro.
e un tempo ancora più lontano di altre mani.
tre generazioni.
e per un attimo mi sono chiesto se la scena fosse stata così anche per lui.
felice.
di essere lì, di guardare quelle mani, di guardarlo neglio occhi mentre mi sorrideva.
felice di aver recuperato quel 2+2=5.


...e poi guardare le mie mani abbronzate stamattina che ticchettano sul bancone dietro quel vetro spesso che sa di commedia all'italiana. e quella voce forte e marcata, consumata dal sole, dal fumo e dalla nostalgia di essere lontana da casa che chiede:
"due enne?"
e io rispondo come una cantilena imparata tanti anni fa:
"si, sannicola, tutto attaccato due enne" (che alle orecchie in fila suona più o meno così: sìsannicolatuttattaccatoduenne!).
TENGA, ARRIVEDERCI...

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