27 febbraio 2007

Post Scriptum

riapro le pagine di questo blog solo perche'
altrimenti andrei contro il motivo stesso
per cui i miei blog nascono.
comunque, non ho più niente da dire.

12 febbraio 2007

les fleurs du mal

non sopporto piu' questo silenzio.
assordante come solo il silenzio sa essere.
mi fa male dentro.
mi fa male pensare.
mi fa male scrivere.
mi fa male parlare.
mi fa male annusare.
mi fa male leggere.
mi fa male piangere.
mi fa male camminare.
mi fa male dormire.
mi fa male svegliarmi.
mi fa male.
non ho altro pensiero che il male.
compiro' 30 anni la settimana prossima.
mi fara' male anche quello.

09 febbraio 2007

acqua piovana

l'anno scorso ho dipinto un quadro.
semplice schietto banale.
e' un quadro che significava tante cose.
ho messo quel quadro davanti agli occhi di tutti, ma forse dovevo metterlo
davanti a me stesso e alla mia vita.
meglio.. avrei dovuto farne la mia vita.
addio sannicola.

checcos'e' l'amor...

l'amore.
l'amore cos'e'? dove arriva?
quanto e' grande?
l'amore e' essere se stessi.
l'amore non si quantifica, non si calcola, non si riduce a causa-effetto.
l'amore non si spiega.
si respira, si accarezza, si ascolta, si prende per mano.
l'amore non lo so spiegare,
ma quando l'amore e' dentro di me lo sento.
mi han detto che non so cos'e' l'amore.
forse.
forse non so cos'e' quello degli altri.
come gli altri non sanno qual e' il mio.
ma chi riesce a dimostrare tutto l'amore che ha dentro?
chi?
io non so dimostrare tutto l'amore che porto dentro e probabilmente
non ne dimostro nemmeno un terzo.
ma io amo e amo davvero.
non sono bravo in tante altre cose, ma amo.
amo col cuore.
con gli occhi.
con le parole.
i gesti d'amore non li so usare.
e' il mio limite.
ma ho un amore dentro. solo uno.
e se scompare quello scompariranno i miei sogni.

07 febbraio 2007

buon compleanno

papa'.
buon compleanno.
buon compleanno anche se siamo sempre distratti, distanti, magari nervosi.
buon compleanno anche se non ti ascolto, se non ti aiuto quando tu mi hai sempre aiutato.
papa', tu che mi hai tenuto sempre stretto per paura che volassi via come un palloncino
nel cielo durante le feste di paese.
buon compleanno alla tua vita coraggiosa, onesta, forte e giusta.
buon compleanno ai tuoi sogni realizzati e no.
buon compleanno alle tue mani forti, ai tuoi passi decisi, ai tuoi occhi attenti.
buon compleanno a quello che mi hai insegnato e che rimarra' sempre dentro di me.
buon compleanno papa'.

06 febbraio 2007

il fantasma dell'opera

di giorno sono forte per voltare pagina
e la sera piango lacrime di dolore.
poi mi travesto da albero e resto fisso a guardare la luna nel cielo freddo della notte.
mi sposto e divento muro.
guardo la strada con le biciclette che corrono via.
mi trasformo.
panchina,
aiuola,
strada,
ghiaia,
fango,
luce,
ombra,
erba.
le ali non si spiegano.
resto ancorato a quell'ancora nera sulla quale mi cullo al freddo
abbracciando il vuoto.

mamo

entro in casa e mio nipote con la felicita' negli occhi mi guarda.
fermo nel corridoio.
poi dal cuore fa spuntare un sorriso immenso
mi urla forte: MAMOOOOOO!!
alza le sopracciglia a formare due arcobaleni pieni di curiosita'.
poi si avvicina e mi dice:
toi giacca! e io mi tolgo la giacca.
chiui potta! e io chiudo la porta.
veni! e io lo seguo mentre mi stringe la mano.
gli do un bacio e lui: no! baba puge! toi!
e io gli dico: va bene, lo zio domani toglie la barba che punge!
sarebbe bello se entrando in casa, trovassi quel minuscolo essere pieno di amore che mi dice: MAMOO! FELICE!
io gli direi: si, mamo e' felice..

05 febbraio 2007

canta luigi, canta

Ho capito che ti amo
quando ho visto che bastava
un tuo ritardo
per sentir svanire in me
l' indifferenza
per temere che tu
non venissi piu'
Ho capito che ti amo
quando ho visto che bastava
una tua frase
per far si che una serata
come un'altra
cominciasse per incanto
a illuminarsi
E pensare
che poco tempo prima
parlando con qualcuno
mi ero messo a dire
che oramai
non sarei piu' tornato
a credere all'amore
a illudermi a sognare
Ed ecco che poi
Ho capito che ti amo
e gia' era troppo tardi
per tornare
per un po' ho cercato in me
l'indifferenza
poi mi son lasciato andare
nell'amore.

04 febbraio 2007

reves

mi fa male tutto.
dai muscoli alla testa al cuore.
mi fanno male gli occhi,
le orecchie.
mi fanno male i profumi.
mi fanno male i sogni.
i sogni.
mai prima d'ora sono stati cosi' dolorosi.
compagni di speranze e di solitudini.
ora fanno male anche loro.
a tavola, fra un bicchiere di vino e una forchettata di
pasta.
i miei sogni restano accanto al tovagliolo sporco.

02 febbraio 2007

tango della gelosia

romeo si lancia dal ponte,
un fiore legato alla mano destra.
e il tango ancora gli gira in testa.
lunga la notte con la sua ballerina,
bambolina,
dal futuro semplice.
i razzi partono verso la luna e lui ulula piangendo,
ridendo,
odiando.
sente l'aria sul viso, quel viso baciato, sognato, maltrattato,
quel viso da far crescere,
da mascherare con la barba incolta e imprecisa,
irregolare, ribelle.
la barba che nasconde la sua infanzia.
lei, ballerina sulla vita, sull'amore.
guarda il suo romeo.
cade lentamente sogna lentamente sorride lentamente.
lo guarda come lo ama.
lo ama come lo sogna.
lo sogna come lo vuole.
ma resta solo un sogno sul pont des artes.

ma poi...

ma poi all'alba mi giro sul fianco destro e riprendo sonno.
un sonno profondo, pesante in cui graffio la portiera della mia macchina uscendo dal garage.
sogni confusi e in bianco e nero.
sogni di gloria, sogni di sogni.
come posizionare uno specchio di fronte ad un altro specchio,
i sogni di sogni continuano all'infinito.
diventano sempre piuì piccoli fino a svegliarsi.
e lo svegliarmi e' come un interruttore della luce che toglie agli occhi la realta'.
non so se sono sogni o sono io che parlo con persone immaginarie e con me stesso.
propendo per la seconda scelta.
e così parlo, litigo, faccio quello che di giorno metto in tasca.
e allora mi giro e mi rigiro.
mi scopro, mi ricopro.
accendo il computer, leggo.
poi quando e' il momento sentire la sveglia non la sento piu'.
e corro.
corro per casa, corro per le scale che sono piu' veloci dell'ascensore.
5-4-3-2-1- pian terreno.
prendo la macchina e corro.
corro nei miei pensieri.
corro sempre.
sebbene l'immagine che si ha di me e' ferma, ancorata a qualcosa, io corro.
e ho voglia di correre.
ma non trovo.
non trovo quel qualcosa in cui correre fino a farmi mancare il respiro.
correre fino a farmi girare la testa.
fino ad entare in una doccia calda d'inverno, fredda d'estate che mi facccia dire:
sono io.

04:17

e non dormo...
di colpo mi sveglio e penso a giornate calde al mare.
a sabbia e acqua e a qualcuno che prendera' il mio posto..