25 febbraio 2008

sete

ho sentito stringere forte,
dita sulla mia schiena
tre secondi appena
di dolore.
piacevole dolore che desideravo.
vorrei portarmi dietro le piaghe di quel dolore
per sapere sempre e costantemente che sono io.
tre secondi ogni giorno
a ricordarmi che sono uomo.

l'elefante

è tutto vero.
la verità è vera
l'amore è vero
la vita è vera
il sogno è vero anche quello se vuoi realizzarlo.
la voglia è vera
il desiderio è vero
il futuro è vero
tutto vero senza paura
senza vuoti
senza altro se non il necessario
è vero il mio nome
il mio cuore
sono vere le mie parole.
non mi resta niente dentro se non la verità.
limpida
forte
sicura.
la mia verità.
e la mia sincerità
la mia forza
la mia convinzione.

21 febbraio 2008

luna piena

Farò della mia anima uno scrigno
per la tua anima,
del mio cuore una dimora
per la tua bellezza,
del mio petto un sepolcro
per le tue pene.
Ti amerò come le praterie amano la primavera,
e vivrò in te la vita di un fiore
sotto i raggi del sole.
Canterò il tuo nome come la valle
canta l'eco delle campane;
ascolterò il linguaggio della tua anima
come la spiaggia ascolta
la storia delle onde.

16 febbraio 2008

di notte guardo la luna

...




ti amo.
non ho altre parole.
non servono altre parole.
lo farò nella mia vita, sulla mia pelle, nei miei colori.
tu giorno, io notte.

15 febbraio 2008

dentro

voglio essere
specchio
orologio
cuscino
coperta
armadio
divano
poltrona
chiavi
cucina
tappeto
porta
finestra
portacenere
quadro
profumo
candela
fotografia
frigo
doccia
spazzolino
tavolo
libro
musica
televisione
piatto
luce
acqua.
voglio essere casa.
vera casa.

capelli

La guardò.
Ma d'uno sguardo per cui guardare già è una parola troppo forte.
Sguardo meraviglioso che è vedere senza chiedersi nulla, vedere e basta.
Qualcosa come due cose che si toccano - gli occhi e l'immagine- uno sguardo che non prende ma riceve, nel silenzio più assoluto della mente, l'unico sguardo che davvero ci potrebbe salvare - vergine di qualsiasi domanda, ancora non sfregiato dal vizio del sapere - sola innocenza che potrebbe prevenire le ferite delle cose quando da fuori entrano nel cerchio del nostro sentire-vedere-sentire- perché sarebbe nulla di più che un meraviglioso stare davanti, noi e le cose, e negli occhi ricevere il mondo - ricevere - senza domande, perfino senza meraviglia - ricevere -solo- ricevere- negli occhi - il mondo.

14 febbraio 2008

a vele spiegate

...




The guilty undertaker sighs,
The lonesome organ grinder cries,
The silver saxophones say I should refuse you.
The cracked bells and washed-out horns
Blow into my face with scorn,
But it's not that way,
I wasn't born to lose you.
I want you, I want you,
I want you so bad,
Honey, I want you.

The drunken politician leaps
Upon the street where mothers weep
And the saviors who are fast asleep,
They wait for you.
And I wait for them to interrupt
Me drinkin' from my broken cup
And ask me to
Open up the gate for you.
I want you, I want you,
I want you so bad,
Honey, I want you.

Now all my fathers, they've gone down
True love they've been without it.
But all their daughters put me down
'Cause I don't think about it.

Well, I return to the Queen of Spades
And talk with my chambermaid.
She knows that I'm not afraid
To look at her.
She is good to me
And there's nothing she doesn't see.
She knows where I'd like to be
But it doesn't matter.
I want you, I want you,
I want you so bad,
Honey, I want you.

Now your dancing child with his Chinese suit,
He spoke to me, I took his flute.
No, I wasn't very cute to him,
Was I?
But I did it, though, because he lied
Because he took you for a ride
And because time was on his side
And because I . . .
I want you, I want you,
I want you so bad,
Honey, I want you.

13 febbraio 2008

07 febbraio 2008

mr. peanut is back

la mattina è fatta per vedere che fuori c'è il sole
per sentire la sveglia che suona
per fare gli auguri a tuo padre.
la mattina è fatta per aprire gli occhi e guardare in su
verso il soffitto che non ti da risposte,
da anni,
ma tu costantemente gli chiedi, sempre e comunque.
e quel soffitto resta lì immobile e muto.
la mattina è fatta per rendersi conto che c'è spazio nel tuo letto, tanto spazio
e tu ne occupi solo metà.
la mattina
è fatta per la rugiada, che si posa su foglie, si unisce e gocciola giù,
come le lacrime che non riesci a trattenere.
la mattina è già sera.

06 febbraio 2008

je t'appelle dans la nuit

Les enfants qui s'aiment s'embrassent debout
Contre les portes de la nuit
Et les passants qui passent les désignent du doigt
Mais les enfants qui s'aiment
Ne sont là pour personne
Et c'est seulement leur ombre
Qui tremble dans la nuit
Excitant la rage des passants
Leur rage, leur mépris, leurs rires et leur envie
Les enfants qui s'aiment ne sont là pour personne
Ils sont ailleurs bien plus loin que la nuit
Bien plus haut que le jour
Dans l'éblouissante clarté de leur premier amour.

05 febbraio 2008

mr. swarovski from modena

io,
cristallo nel vento d'inverno
sento vicino ciò che lontano ho lanciato in notti d'autunno.
sento il sole che sorge e tramonta dentro di me.
la marea che alza onde chete e le riporta a dormire ad ogni luna.
cado, nel vuoto soffocante che sento nelle vene
per poi rialzarmi
come su tappeti elastici.
prima, dopo.
caldo, freddo.
asciutto, bagnato.
non trovo il giusto equilibrio fra ciò che mi manca e ciò che ho.
avere tutto e sentirsi soffocare
non avere niente e sentire la fame.
quel vento forte lo aspetto
quel vento che muove nuvole in cieli blu.
quel vento lo aspetto.

"la fragilità del cristallo non è una debolezza
ma una raffinatezza"

04 febbraio 2008

death in june

semino,
chicchi di grano per veder crescere un giorno
distese interminabili di felicità
respirare il profumo della vita
portato dal vento lontano
riscaldato dal sole di un giugno senza eguali.
il mio campo di grano
dorato
delicato
così sorridente
aspetta la lama della trebbia
coraggioso e pronto alla morte.

31 gennaio 2008

nini

c'è luce nei miei occhi.
luce che darei come vita a chi la vita mi ha regalato.
luce che illumini quell'ombra che pervade la vista.
luce che abbaglia
che ride
che salva.
luce per occhi che guardano occhi
che seguono passi
reggendo mani
togliendo tovaglie
lavando stoviglie.
luce luce solo luce
per occhi che sono i miei occhi
che valgono oro.
luce vorrei gridare.
e luce fu.

28 gennaio 2008

hamburg

la fantasia è più importante della conoscenza.
perchè la conoscenza è limitata.

20 gennaio 2008

l'infanzia nelle credenze

prima o poi finirà
ed io sarò spettatore dell'incanto,
rondine nel vento
ruscello senza fine.
prima o poi sarò sul tetto del mondo e troverò parole
che non ho mai avuto dentro me,
abile oratore senza denti.
sarò
la voglia di volare via
su tramonti che non finiscono mai.
essere o non essere non m'importa.
l'ancora del mio cuore è stata calata e ora sprofonda,
così,
come un dito in un barattolo di miele.

17 gennaio 2008

my melancholy blues

non sono niente,
non sarò mai niente.
però ho in me tutti i sogni del mondo.

8230

rosso garofano splendi
nei miei ricordi di giovane filo d'erba
innaffiato, protetto, curato da te.
ombra della mia vita,
linfa.
tu solo sei la conoscenza
la forza
l'ingegno.
tu sei la memoria
l'amore
il sorriso.
tu, padre,
sei mio padre.
e altro io non chiedo se non l'eterno.

15 gennaio 2008

aria

siam pronti compagni
a vivere con luci e colori.
siamo pronti a pulsare come vene impazzite
da corse notturne.
pronti a soffiare
su candele ormai basse.
nel suono delicato
di una campana
la domenica
ci svegliano gli uccelli,
gli occhi ma non il cuore.
preparate gli zaini
e riempiteli di speranze,
perchè quando i sogni svaniranno
vivremo come aquile nel vento.

14 gennaio 2008

do re mi fa sol male.

sulle note di una musica lontana
a volte
la vita è strana.
corre, rincorre,
spara
lo sceriffo come fosse vento nel deserto.
e io canto fra le nuvole
grigie cariche di pioggia,
sulle note di una musica lontana.
così strana.

09 gennaio 2008

coltelli

scripta manent.
e feriscono affilate la carne fresca rossa sanguinolenta.
carne da macello,
carne da banco
carne in vendita nelle vetrine del cuore.
il macellaio ride e sbeffeggia il popolo crasso e bue
dietro occhiali illuminati da orde di suoni violenti.
musica nei timpani dell'anima vibrano
scuotono
agitano sogni di neve.
bianca delicata e leggera
si posa sui piedi.

08 gennaio 2008

buio tzigano

zingara madre
mi spogli del mio coraggio e ridi,
scagliando su di me parole antiche e nere.
fra le braccia il figlio della disgrazia dorme
e ascolta la mia morte.
zingara madre che serbi per me una sorte terribile
e mala.
perchè ridi di me? zingara madre...

07 gennaio 2008

la sedia di legno

quando, solo, senti il sangue correre
nelle tue vene
e impazzire il cuore
di selvaggia voglia di gridare.
quando, solo, arrivi in fondo alla strada,
senza meta, gonfio di sogni,
senza età.
allora senti
chi sei.
tu, uomo incompleto e fragile
perso nella malinconia di un passato
eternamente presente e fuggi,
lontano.
germoglio d'inverno, credi nel cuore quando l'altro cuore è cieco.
fiamma calorosa illumini buie stanze,
ma la tua luce pian piano si perde nel silenzio dei perchè.

01 gennaio 2008

REWIND

vorrei schiacciare un tasto e tenerlo premuto per mesi.
anche se sui libri trovi pagine e pagine sul non voltarsi indietro.
vorrei schiacciare un tasto e via.
sole sulla pelle, sorrisi e mani che si intrecciano.
sono scappato alla ricerca di me stesso, o forse di qualcosa che speravo di trovare.
forse è presto, forse troverò quella scatola piena di qualcosa.
ho cominciato a correre per evitare di fare ancora più male, presuntuoso, come un pavone.
ho cercato il sole in un giorno di pioggia, pazzo forsennato dovevo solo aspettare la fine della giornata.
e resto un veliero con le vele spiegate ma ancorato in porto.
vorrei schiacciare un tasto e tenerlo premuto per mesi.