29 agosto 2007

mezzanotte e tre

distanti
ancora
non
impariamo
e
loro
amano
giocosi
insegnando
a
noi
mille
amori
rinchiusi
in
orti

27 agosto 2007

amico mio

stamattina avevo voglia di abbracciarti.
di sentire l'amicizia scorrere in un abbraccio profondo e forte.
ho sorriso dentro quando dall'alto ho guardato
in giù,
verso uno sguardo amico e sincero
comprensivo e profondo.
siamo amici io e te,
siamo due vecchi che si raccontano le giornate
passeggiando su strade di vita,
superando paesaggi variopinti di colori forti.
stamattina avevo bisogno di quell'abbraccio.
amico mio

rambling santa claus

c'erano bande di pinguini che suonavano
affilando coltelli
come alberi in un tempera matite.
c'erano segni diversi su pelli diverse su mani diverse
che bevevano la vita degli anni passati.
c'erano foglie di tabacco mescolate al puro oblio
che inebriava i sensi
e due e tre e quattro.
poi i sensi non c'erano più.
sensi senza senso.
solo sole su di me.
e le parole fluivano dolci melliflue
capaci di giungere fin dentro di me.
le mie parole dentro di me.
erano sguardi verso il desiderio
libero di vagare senza offrire tasse su cui dover lesinare.
oggi cado nero
su vaglia postali che cercano l'amore.
rotolo
nel 64.

10 agosto 2007

la voce atroce

l'aria fredda del mattino sulla pelle nera.
respiro col mal di schiena.
guardo giu.
5 piani.
5 anni.
5 giorni.
guardo giù e faccio pensieri osceni.
ma non sarà mai il momento.
parto e lascio qui qualcosa che forse non voglio lasciare.
non so nemmeno io cosa voglio lasciare o cosa no.
la valigia è piena di inutilità.
lascio tante cose qui e porto tante cose là.
da una vita lo faccio.
da quando quell'estate una voce mi ha detto:
"abbiamo pensato che è giusto se tu vieni con me"
e allora si parte.
verso città sconosciute persone lontane mai viste prima.
parto verso il buio.
forse se quel giorno non fossi partito avrei visto molta più luce.
e comunque è san lorenzo.
e allora stella cadi per me.
cadi e illumina tutto perchè qui è buio pesto.
qui è tutto senza luce.
senza pace.
senza pece.
senza veci.
senza voce.
con un dolore atroce.