06 febbraio 2007

il fantasma dell'opera

di giorno sono forte per voltare pagina
e la sera piango lacrime di dolore.
poi mi travesto da albero e resto fisso a guardare la luna nel cielo freddo della notte.
mi sposto e divento muro.
guardo la strada con le biciclette che corrono via.
mi trasformo.
panchina,
aiuola,
strada,
ghiaia,
fango,
luce,
ombra,
erba.
le ali non si spiegano.
resto ancorato a quell'ancora nera sulla quale mi cullo al freddo
abbracciando il vuoto.

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