22 marzo 2007

vero come il ghiaccio, come il fuoco

la mela verde rotola nel prato delle illusioni
e le strade sono grandi con palazzi così alti che toccano
i sogni
e io resisto al volo
ancorato al tombino della fantasia
i fogli si tagliano in piccoli pezzi e diventano
neri
e rossi
e grigi.
poi tornano bianchi.
alle due non c'è nessuno.
tornate più tardi.
le vacanze sono fatte per parlare.
io parlo col giudice vestito di rosso
che mi accusa di essere andato via.
e durerà la mia pena fin quando qualcuno mi salverà.
le chiavi restano sul televisore.
e il fuoco si spegne nel sole
con la canna da pesca per scovare anguille come pensieri.
parto
porto
aperto
esperto
coperto dalle nuvole che si schierano a proteggere il cielo.

Nessun commento: