sui vetri della macchina,
come uno scrittore gravido di parole
batte i tasti con lettere ingiallite.
i tergicristalli obbediscono come schiavi su navi romane
ai comandi della frusta.
oooohh issa!
oooohh issa!
e mi portano lontano su mari d'amore
finchè mi incaglio su sabbie piene e scogli di ricordi.
allora
freno
e guardo i vetri che si appannano lentamente.
accendo la radio e...
(negramaro. estate.mp3)
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