05 giugno 2006

gli anni 80, un libro e le autostrade

di notte, in riviera.
luci sfuocate, per via dell' alcool, per via della stanchezza.
per via che mi piace appoggiare la testa al finestrino, socchiudere gli occhi fino a vedere soltanto dei ricci di luce di tanti colori.
e farli passare davanti a me come strisce infuocate.
poi li riapro e sempre da quel pezzo di mondo che mi sono creato osservo fabbriche illuminate di giallo, serbatoi immensi argentati che brillano d'azzurro.
cartelli stradali a intermittenza.
la musica suona nella radio. uno guida, l'altro veglia.
un altro crolla, stanco dei mojito e di essere abbandonato ad una sorte che potrebbe costruirsi da solo, ma per ora e' solo un prefabbricato consegnatogli dal comune dell'amore.
io penso, e vedo strade correre, erbe piegarsi, mani stringermi.
ascolto quella musica e la ripeto mentalmente muovendo le labbra.
torno verso casa ma la mia mente procede a marcia indietro, direzione riccione.
piu' vado avanti piu' lei torna indietro.
occhi, su occhi, su mani.. su in alto, dove resto solo a pensare e a ricordare e a sognare e a illudermi..
aggrappato ad una nuvola, lassu' in alto, sulla montagna da dove guardo l'orizzonte della mia vita.

Nessun commento: