16 maggio 2007

the summer wind...

...came blowin in from across the sea.
it lingered there, so warm and fair to walk with me...




black fat pussycat blowin' in the wind.
così comincia la vita.
nel suono lontano di note volute
o forse nate dal vuoto.
forse proprio qui
su questo legno bagnato da alcool di ogni età.
e scopro il tempo,
perduto e da passare.
scopro il tempo.
lontano sei ore da cosa non so.
bevo birra nell'emozione di un'epoca andata.
lingue sconosciute, imparate, lontane ed usate.
marinaio di porti d'amore.
non più comandante del cuore,
mozzo che lustra l'anima pronta ad essere corrosa
dalla volontà altrui.
oh capitano salpa in questa notte così limpida
da far rabbrividire,
usami come vela
perchè io possa navigare su mari rossi
e nelle reti dell'alba
nascondere anelli.
il ballerino nero ha svuotato la vescica e ora
si appresta all'ultimo atto,
per conquistare il coito di miss minetta.
marlene sorride e volta le spalle al messicano armato
che brinda ai giovani senza età.
ma sul soffitto è ancora natale e io vorrei darle un bacio.
raccontarle di un uomo che parlava al mondo
leggendo giornali,
ritagliando poesie.
di mani che compravano cappelli
e reggevano martini.
pedro mi avverte: "un altro bicchiere e cadrai nel ricordo!"
ma imperterrito mi attacco al premio senza figli
cogliendo margherite.
una su sei...
e tu sei mickey mouse con occhi di cristallo
e faccia quadrata.
mi parli con bocca minuscola illuminata di rosso e ripeti a noi poveri:
"la menta non cresce nei bar! è solo una sporca bugia del console hawaiiano,
che triste e divorziato racconta frottole ubriaco!!"
devo andare ora.
mi aspetta l'arco bianco che cambia l'ora del giorno.
non ci sono per nessuno,
perchè qui succedono cose strane.
l'irlandese porta una piuma rossa sulla bombetta nera.
un padre spinge le ruote del futuro in avanti,
correndogli dietro.
cassius clay e i suoi amici baffuti mi osservano e corrono.
testa dorata parla da solo,
ridendo della signora cioccolato che porta occhiali spessi tre dita.
ma io devo andare davvero,
la compagnia teatrale ha deciso di partire verso est.
e io li seguirò chiamando un taxi che mi darà il potere per pochi minuti.
sarò imperatore delle strade ruotando pollici a mio piacimento,
schiavi dei miei sogni i nani si inchinerannoa parole di libertà.
la mia birra è finita.
marlene si avvicina e sorride.
come foglie a novembre cadono dollari sul legno antico.
dove comincia lì finisce.
cercàtelo ancora,
ma jack è ancora qui,
seduto dietro di me.

Nessun commento: