18 maggio 2007

il fazzoletto della signora Quimble

il governo siede su ali di cemento
e usa un cappello rosso.
margaret
cammina con scarpe da tip tap su pavimenti di cristallo
curando figli del parchimetro,
un piede contro il bianco di gomme masticate
e fiori che seccano al sole.
artisti del novecento
che si guardano indietro dipingendo di nero
le finestre dei ricordi.
non ci sono posti per cadere,
solo angoli per innamorarsi.
e così è.
ci si innamora di contrasti paradossali
attendendo risposte a natale
durante pause fra corde di chitarre.
guardiani elettrici
immobili in fattorie sonnolente,
che fuggono il silenzio.
fra fuoco e ghiaccio scelgo le rose
che mentono spudorate lasciando messaggi su muri.
e gracchiano le statue di un tempo
soleggiato,
sfuocato,
ormeggiato.
la forza e l'ambizione vanno di pari passo
con la pioggia che rompe finestre
lanciando vetri sotto piedi nudi d'oltreoceano.
sono una rovina greca.
forte e indistruttibile nel tempo.
addio signora Quimble.

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