04 settembre 2007

doo wop

rotoli di carta
senza fine.
lanciati da finestre che si aprono come bocche sorridenti al sole del mattino.
e sorridono le case
assonnate e non.
sorridono anziane perchè tutta l'acqua scivola giù.
le case sono come gli uomini,
possono prendere l'influenza delle crepe,
vedono nascere le prime rughe di intonaco.
invecchiano ma restano lì, ancora in piedi.
solo il terremoto come la morte le porta via.
sorridete finestre, siete bocche che raccontano al mondo
i pensieri degli uomini.
ogni sorriso, ogni sbadiglio, ogni bocca chiusa
è un pensiero per chi sta lontano.
ed io guardo sempre le finestre delle case
per sapere se lì in fondo a destra i miei vicini sono felici
oppure no.

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